Il sistema alla base dell’OTO-ID

Ogni appartamento collegato alla fibra ottica dispone di una corrispondente «presa in fibra ottica», una cosiddetta presa OTO (OTO = Optical Telecommunications Outlet). Ogni presa OTO ha quattro prese di collegamento (plug) e un proprio codice identificativo, l’OTO-ID. Questo codice è composto secondo un determinato sistema. Spieghiamo come funziona la sistematica alla base dell’OTO-ID e quali informazioni è possibile ricavare dalle singole cifre.

Linee guida per un’espansione uniforme della fibra ottica

Al fine di garantire un’espansione uniforme e coordinata della fibra ottica, nel 2008 la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) e l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) hanno istituito una cosiddetta «tavola rotonda». In questa tavola rotonda, i principali attori coinvolti nell’espansione della fibra ottica hanno concordato standard uniformi.

Sono stati inoltre costituiti dei «gruppi di lavoro FTTH» con il compito di elaborare raccomandazioni tecniche, logistiche e contrattuali all’attenzione dei gestori di rete. Tra queste raccomandazioni figurano anche le direttive relative alle installazioni FTTH negli edifici, che disciplinano tra l’altro la modalità di identificazione dei collegamenti in fibra ottica e la determinazione dell’OTO-ID.

La tavola rotonda si è conclusa con successo nel 2012. La ComCom e l’UFCOM hanno comunicato che gli obiettivi sono stati raggiunti e che non vedono quindi la necessità di ulteriori discussioni.

Come è composta l’OTO-ID?

Versione

Ogni OTO-ID è composto da undici cifre. La prima cifra indica la versione della classificazione su cui si basa l’OTO-ID. La classificazione attuale è contrassegnata dalla lettera B.

Numero dell’operatore

Le tre cifre successive indicano l’operatore di rete che ha originariamente costruito la rete in fibra ottica. Ad esempio, 116 è il numero dell’operatore del Stadtwerk Winterthur. Un elenco di tutti i numeri di operatore è disponibile sul sito web dell’UFCOM.

Numero di identificazione

Le sei cifre successive indicano la presa OTO per operatore. La classificazione sottostante è definita da ciascun operatore di rete. È l’operatore a decidere se contare semplicemente a partire da 000.001 o se definire determinati sottointervalli. Gli operatori di rete con più di 999 999 prese OTO ricevono più numeri di operatore.

Somma di controllo

L’ultima cifra funge da cifra di controllo e impedisce errori, ad esempio dovuti a cifre invertite o errori di battitura. La somma di controllo si basa sull’algoritmo MOD11 e viene calcolata come segue:

  1. Prendere il numero dell’operatore e il numero di identificazione.
    -> Ad esempio: 116.123.456
  2. Moltiplicare ogni cifra per la sua posizione e sommare i risultati.
    -> (1×1)+(2×1)+(3×6)+(4×1)+(5×2)+(6×3)+(7×4)+(8×5)+(9×6) = 175
  3. Dividere il risultato per 11.
    -> 175/11 = 15,909091
  4. Per il checksum sono rilevanti le cifre decimali. Si arrotonda al primo decimale dopo la virgola. Questo numero è il checksum.
    -> Nel nostro esempio si dovrebbe arrotondare a 10, che viene rappresentato con la lettera X. Se il risultato fosse ad esempio 15,809091, il checksum sarebbe 9.

Il gestore di rete non è necessariamente un provider Internet

L’OTO-ID consente di identificare chi ha originariamente costruito la rete in fibra ottica. Ciò non significa però che non sia possibile acquistare servizi da un altro fornitore.

I gestori di rete affittano i collegamenti (ovvero la loro infrastruttura) ad altri provider, i cosiddetti partner di cooperazione. In questo caso, affittano esclusivamente la fibra ottica non illuminata (livello OSI 1) oppure affittano la rete con un servizio esistente (livello OSI 2).

Poiché tutte le prese OTO dispongono fondamentalmente di 4 connessioni in fibra ottica (di cui però di solito solo 2 sono completamente sviluppate), 4 provider hanno contemporaneamente accesso al cliente. Tuttavia, anche con una sola fibra per appartamento, i clienti possono cambiare fornitore di servizi Internet senza problemi. La fibra viene semplicemente ricollegata da un provider all’altro nella centrale di connessione.

Il nostro articolo dedicato alla strategia federale per la banda ultra larga fornisce ulteriori informazioni sullo sviluppo dell’infrastruttura Internet in Svizzera.

Init7 utilizza reti in fibra ottica di diversi operatori

Init7 non gestisce una propria rete in fibra ottica, ma dispone di una propria infrastruttura nei centri di connessione. Ove possibile, affittiamo dai nostri partner di cooperazione solo la fibra ottica non illuminata (OSI Layer 1). Su questa installiamo la nostra infrastruttura. In questo modo possiamo determinare e controllare autonomamente la velocità e la qualità dei nostri servizi.

Grazie agli standard uniformi, possiamo utilizzare le reti in fibra ottica di diversi operatori senza dover adattare la nostra infrastruttura a ciascuna rete individualmente.

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